martedì, luglio 15, 2003

Stamattina ho rischiato di tamponare una Smart dei Servizi Funebri XYZ. Come non lasciarsi turbare dalla mesta considerazione che il nanetto Praseidimio potrebbe esserne l'unico possibile passeggero orizzontale?

In realtà ero ancora perplessa sull'interpretazione di un particolare della serata di ieri.
Cena aziendale: l'azienda ha dimensioni infinitesimali, sicché quando il mio vicino si alza e saluta con un certo ragionato tempismo, scatena in me un terribile horror vacui. Un solo posto a separare me e il capo. Sospetto che stia meditando di occupare quel posto e sfoderare il refrain di tutte le cene che abbiamo condiviso chiedendomi se finalmente ho rinnegato le mie note preferenze elettorali; vuole attirarmi nella spirale di indignazione reciproca (benedico la presenza di una mia collega) che versa regolarmente ad un implausibile agone politico.
Naturalmente il timore era fondato e il momento culminante della discussione - allo stesso tempo il più infimo - è stato quello che m'ha lasciato assolutamente disorientata e con lo scottante quesito:
- Cosa fai, se a metà di un monologo liberalmente, globalmente, etnocentricamente arrogante dici al tuo capo con un certo disprezzo sei tale e quale al tuo Presidente e lui raccoglie la tua mano dal tavolo e la bacia con gratitudine?
...

Una risposta potrebbe essere prendersi qualche giorno di ferie e darsi la dolce morte attraverso deliquiali amacature

 

amacatura, s. f., ematoma reticolare provocato da eccessivo uso di amaca

 


[grazie bruno]


posted by frammento at 02:40  0 commenti