martedì, ottobre 30, 2012
Nuova situazione, quella di voler scrivere qualcosa e di scegliere di non farlo, anche se sarebbe utile e in un certo senso dilettevole, almeno nell'immediato. Per una volta non si tratta di non voler affrontare l'ordalia (quella per cui "se riesco a scriverlo è vero"), né di mancanza di tempo, né di procrastinazione. Solo una sorta di pudore
conveniente, se possiamo dire così, perché in fondo forse è più sensato non pubblicare un post che pubblicarlo per poi cancellarlo repentinamente perché - strano a dirsi - qualcuno potrebbe leggerlo.
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13:46
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lunedì, ottobre 01, 2012
Se dovessi pentirmi di essere andata a vivere in campagna - voglio dire pentirmi
veramente - non sarebbe in settembre, né in ottobre. Non è tanto per i colori all'esordio dell'autunno: il foliage, tra le risaie, è un fenomeno tutto sommato esotico e le risaie in sé danno il loro meglio, dal (mio) punto di vista estetico, in primavera o in estate. Eppure l'aria frizzante del mattino quando vado a correre, la foschia che maschera con una silhouette fumosa le cascine isolate, il profumo della legna nei camini ai primi freddi, mi fanno sentire grata, anzi addirittura privilegiata rispetto ad altri, o almeno ripagata dell'aver abdicato ad altre aspirazioni, ormai da tempo semplici pour parler, in cui a volte però inciampo come si inciampa nella propria ombra a certe ore del giorno.
posted by frammento at
03:48
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