sabato, agosto 14, 2010
Post di servizio
Nel senso che devo togliermi lo sfizio di scrivere su una tastiera mongola un sain bain uu da Dalanzadgad, Gobi
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01:44
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mercoledì, agosto 04, 2010
Dopo essermi per mesi addormentata alle due, svegliata prima che arrivasse la luce del giorno, aver barcollato verso il divano e, sognando di continuare a barcollare, essermi messa a leggere un romanzo, una guida di viaggio, un manuale sui giardini, sono pronta per la
retromarcia (anche se manca ancora del tempo). Sto monitorando il meteo di Ulan Baatar, le minime e le massime, per abituarmi mentalmente all'escursione termica tra notte e giorno, specie nel Gobi. Ho pronta buona parte dei vestiti e degli amennicoli vari da infilare nello zaino, il punto è proprio vedere se riuscirò a farceli entrare e soprattutto se riuscirò poi a mettermelo in spalla. D'altra parte so che, fuori e dentro metafora, questo bagaglio perderà peso con l'andare dei giorni: alcune cose andranno donate, altre consumate e altre, più gravose, si faranno lievi fino a scomparire negli spazi senza confini né barriere della steppa e del deserto.
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23:52
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