venerdì, luglio 11, 2008

Da quel che vedo, le unghie sono sempre le prime vittime della mia ansia. Fino a poco tempo fa le rosicchiavo fino a sanguinare, senza neanche rendermene conto. Mi ero quasi convinta che se anche avessi smesso, dopo trent'anni di potatura continua non sarebbero cresciute comunque, sarebbero rimaste delle unghie "bonsai". Invece dopo un paio di mesi me le sono ritrovate un po' informi ma onorevolmente lunghe (l'altro giorno condividevo un tavolo all'aperto con L. che, scioccato per avermi sentito picchiettare sulla pinta con le dita, ha esclamato: "ehi, ma... hai le unghie! non ti riconosco più").
Eppure, pare che le unghie siano rimaste le prime vittime della mia ansia: l'altro ieri, all'apice della tensione e incastrata in un multitask estremo (telefono fra la spalla e l'orecchio, skype scampanellante, thunderbird una slot machine - truccata, cioè soldi zero o quasi, in tutto ciò), ho preso il tagliaunghie e le ho tagliate tutte, prima in una versione più lunga poi in quella mini - immagine di una certa eleganza, lo so.
Tutto ciò mi ha ricordato questo.

posted by frammento at 01:06  0 commenti