lunedì, settembre 03, 2007

Pare proprio che oggi sia il giorno in cui andarsi a rileggere il racconto più celebre di Ingeborg Bachmann - ma non ci penso neanche, l'angoscia mi mangerebbe il cuore e la faccia. Mi hanno appena detto, si pensa sempre ai vent'anni, ma non è detto che siano i migliori, a vent'anni siamo fragili. Ma è questo ciò che ho sotto gli occhi: io, dieci anni dopo, lo sono di più. Sono anche più cinica e incazzata, ma non serve a niente, tutto continua a farmi del male. Era questo che pensavo dell'età, pensavo che avrei saputo risolvere il mio rapporto con il mondo.
Sono troppo emo per compiere gli anni. D'ora in poi smetto.

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