mercoledì, settembre 26, 2007

Il dir. marketing (ex) ieri mi ha regalato un calzino portacellulare-portaiPod da mettere al collo. Me ne ha mostrati tre tipi differenti e ne ho scelto uno con la scritta "Fight!". Per quanto sia paradossale mettermi un collare per ricordarmi di ribellarmi, di menare duro, ho la sensazione che sia necessario provare anche questi sciocchi espedienti per sabotare la mia smania, penosa ma tenace, di mandare tutto a farsi fottere.

Sono senza energie. Ho la nausea: prendo ogni giorno una pillola color mattone (che del mattone, per il mio stomaco, ha la stessa consistenza) per la cura marziale delle anemie da carenza di ferro.
La cosa almeno oggi mi dà motivo per una risata, per quanto aspra e consumata, perché ho recuperato, con aggiunta consapevolezza, vecchie metafore sull'amore che spesso non è altro che un laccio emostatico. Love is watching someone die - dice una canzone che parla di tutt'altro e che mi è sempre piaciuto travisare.
E' me, che non voglio più sentir usare parole talmente brutali da essere fatalmente travisate, come ho fatto la mattina presto, la sera tardi, ieri, oggi.

Sono miglia e miglia alla deriva. Sono anche stronza, veracemente stronza. Ma sono alla deriva.
Non so se sia una conseguenza, magari no. Magari sto solo consolidando "l'essere alla deriva" come mia condizione esistenziale.
Un giorno io diventerò, diventerò...

posted by frammento at 01:27  5 commenti