martedì, luglio 31, 2007

Assennatamente
Perché ho amato questo libro, quello di cui dicevo prima. Perché mi piace la grammatica esibizionista, che non fa solo da impalcatura, ma anche da soggetto. Vero. Perché Handler collabora a McSweeney's, la copertina è di Daniel Clowes e vi si canticchiano una manciata di brani che dilettano noi quasitrentenni poco conformi e soccombenti (alla quasitrentennità e alla società in generale)? Ma no; anche se queste contingenze gli danno un sacco di punti. Forse perché se fosse un libro più strutturalista (francese) che postmoderno (americano) porterebbe il titolo "Avverbi di un discorso amoroso"? Sono ossessiva, ma so riconoscere le mie ossessioni quando le vedo.
No, è questo ciò di cui si parla e si dice nel libro: non delle cose, ma dei modi in cui si fanno le cose. Si parla del come, a volte del quando. Ti sembra poca cosa. Eppure secondo me ti sei dimenticato miliardi di volte, che gli avverbi sono dei modificatori. Cambiano tutto. (Usare con giudizio.)

posted by frammento at 06:42  0 commenti