mercoledì, maggio 30, 2007

Quando leggo articoli come questo, mi viene un riflusso gastrico perché mi accorgo che statisticamente faccio parte di questo "humus" (melma) creativo milanese. Ciò che mi consola è leggere che "Milano è infatti la città dove si registra il maggior numero di professionisti creativi concentrati tra i 31 e i 40 anni [...] così come di creativi con meno di 30 anni", perché significa che almeno per l'anno dei trenta non rientro in nessuna delle due percentuali.
Poi, certo, ritornano disperazione e riflusso gastrico quando, facendo il pacchetto dei file di una copertina, inDesign mi segnala oscuri possibili problemi che poi nel rapporto voce-per-voce non mi sa identificare. Jeeez, il mio computer è il mio specchio.

Parlando di creatività, leggevo oggi in un altro libro di Percival Everett, forse audace, forse astruso, forse un poco pretenzioso: quelli come mio padre avrebbero trovato molto triste che Leibniz tenesse le proprie opere migliori sotto il letto. Secondo me invece è un peccato che non siano rimaste lì, al sicuro dalle brame di chi è in cerca di fama, di chi vuole farsi un nome, di chi si nutre di dogmi. Dite alle vostre idee di non accettare caramelle dagli sconosciuti. Non permettete alle vostre idee di giocare in mezzo alla strada. Non date alle vostre idee giocattoli con pezzi troppo piccoli: potrebbero infilarseli in bocca e soffocare.

posted by frammento at 04:37  0 commenti