giovedì, marzo 22, 2007

Ultimamente ho preso un'abitudine perversa: a pranzo, la zuppa di miso. La mangio dalla scodella mentre guardo il telegiornale, seduta sui polpacci, accovacciata come i cinesi per strada nei film di Johnnie To. Non che ci sia qualcosa di perverso nella zuppa di miso in sè - al ristorante giapponese è quasi gustosa - ma la zuppa di miso istantanea, ecco, non dà molte soddisfazioni, con quei millimetrici cubi di tofu liofilizzato o wakame che galleggiano stancamente. Non posso dire che mi piaccia, eppure la mangio, non dico ogni giorno, ma sicuramente troppo spesso, e se non c'è, capita che ne senta la mancanza: questa, è la perversione. La zuppa di miso liofilizzata è una metafora assoluta.

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posted by frammento at 06:51  2 commenti