venerdì, febbraio 09, 2007

Sono (di nuovo) nella merda.
Il primo weekend di questa mia rinnovata condizione l'ho passato in posizione supina, chiedendo ogni tanto a quello sano - ancora per poco - di venire a verificare che avessi le braccia e le gambe. La notte mi svegliavo nelle ore più piccole completamente fradicia sotto coperte fradice anch'esse, basse e grevi come il cielo dei giorni di spleen. Non avendo la forza di alzarmi per cambiarmi mi lasciavo asciugare il sudore, i vestiti, le coperte addosso. Questo ha fatto sì che rimanessi sempre più sveglia. Mi sono alzata due giorni dopo solo perché non avevo più voglia di trovare argomenti con me stessa. Per dire, mi sono risvegliata dopo aver sognato prima di sbattere ripetutamente la testa di un tizio sul marciapiede - non è la testa di colui a cui alcuni di voi potrebbero pensare -, poi che in galera mettevano s., io andavo a trovarlo al parlatorio e parlavamo senza vederci, guardando uno specchio. Sono sogni che mi hanno dato qualche argomento da discutere con me stessa: ad esempio, come mai la testa non fosse quella di colui a cui alcuni di voi potrebbero pensare (credo sia perché l'ho vista solo nelle foto sul giornale). Soprattutto, rimuginavo sul fatto che non so come sia il mio sonno, io che ne ho il pensiero fisso. A volte osservo gli occhi di chi dorme muoversi, guizzare, sotto le palpebre spesse come un velo, ma so che è una pratica di un'invadenza morbosa. Ho sempre dormito, cioè diciamo che mi sono coricata, vicino a chi aveva un sonno molto più pesante e inesorabile del mio, così non ci sono testimonianze sul fatto che d'abitudine io russi o parli nel sonno. Perciò filmerò il mio sonno.

posted by frammento at 07:56  0 commenti