mercoledì, maggio 24, 2006

L'altra sera, in attesa dell'ultimo metrò della linea gialla e poi della linea verde, i manifesti sulle pareti che già dicevano Città svizzere si sono aggiudicati il claim: "Vedrai come ti diverti".
Ieri mattina invece avevo in borsa un libro terminato nell'andata e ritorno del lunedì e non potendo più leggerlo, lo pensavo.
Pensavo che i libri di Dürrenmatt sono come un invito a cena da un ospite troppo elegante per una località remota, all'ombra di montagne imponenti. Un ospite che sa che "non si può pensare bene, né amare bene, né dormire bene se non si è pranzato bene", e ti stordisce con una tavola raffinata e svariati vini dall'etichetta polverosa e poi tende le sue trappole a stomaco pieno, letali. E di solito non c'è neanche il maggiordomo.


posted by frammento at 15:14  0 commenti