mercoledì, aprile 26, 2006

Mi era arrivato qualche tempo fa l'abstract del caso di una paziente psichiatrica che non riconosceva i volti dei parenti più cari, né riusciva ad associare il nome di un oggetto alla sua forma, eppure riconosceva invariabilmente l'immagine di Berlusconi - una che andava al supermercato con la lista della spesa e vedendo scritto "cipolla", magari ravanava al banco dei mandarini cinesi (se non altro qualcuno mangia risotti peggiori dei miei). Che vita grama, riconoscere solo Berlusconi.
Però che fregatura in fondo anche l'ormai consueto ricorso al desiderio di riconoscere i volti, anche se non avversi. Volti che si fabbricano e si abbattono con una perizia ostinata che dissipa atrocemente tessuti emotivi: qualche spiraglio tra una selva di anagrammi condiscesi, qualche minima rosicata geometria di niente per carpire di frodo un pattern, e neanche quello.

posted by frammento at 15:06  0 commenti