giovedì, gennaio 05, 2006

Mi scrive una mail mi spiace ma ti tocca, ma sa che a me non dispiace perché, pur con la necessaria discontinuità di noia e di connessione, ha letto quasi tre dei miei anni, forse poco meno. Non può non intuire che la prima delle mie manie è dire facciamo un gioco (potreste pensare a un libro di letteratura performativa di Emmanuel Carrère, ma non voleva essere una citazione). E' un'opportunità che, non ci credereste, ha un potere di seduzione sorprendentemente misero.
A pensarci meglio, non posso considerarla la prima delle mie manie. La prima è sospirare quando lavo i piatti ci vuole proprio un caffé: prepararlo è un compito che ho acquisito per maestria e dipendenza dalla caffeina, mi informano sistemandosi il cuscino del divano. Mio padre invece (che allucina l'odore di freschino), quando lavo i piatti s'interessa hai messo la varechina, vero?. Io rispondo di no quando è già fuori dalla cucina ma fa lo stesso, tanto è evidente quanto sia una domanda puramente maniacale.
Magari, non so, la mia prima mania è un'altra ancora. Non è raro, quando finalmente prendo sonno la notte, che mi trascini da un'angoscia all'altra, sicché negli anni ho cercato almeno di prevenire gli incubi derivati dalla distribuzione casuale degli arti fra le lenzuola. Bandita la posizione prona con la faccia sprofondata nel cuscino che mi affliggeva con soffocamenti a episodi, onirici e non solo, ora quando sento il torpore che prelude al riposo mi metto supina, mummia nel mio sarcofago, con le braccia incrociate sul petto o sull'addome, a tenermi insieme. Se non sono sola mi concedo di scivolare sul fianco per aderire all'altro corpo e incrociare le braccia sul petto di quello.
Forse prima ancora c'è la mania di collezionare protestando che non sono una collezionista, pur ostentandone le ossessioni. Le mie svariate, embrionali, collezioni non superano mai, per precisa visione estetica, i quindici pezzi. Non supererebbero mai i dieci, ad essere sincera, ma ho dovuto ripensare la regola per via dei pupazzi da dita, dato che sono ancora munita di tutte le falangi nonostante quella che è la prima vera e più vergognosa mania, cioè mangiarmi le unghie fino a sanguinare. Me le mangio mentre leggo, mentre mastico chewing-gum (anche cinnamon). Rosico fra una portata e l'altra e fra una boccata e l'altra di fumo; quando ci sono tracce dello zucchero a velo del pandoro sulla pellicola ungueale come quando ci spennello lo smalto a fare da deterrente. Lo so, è ributtante. E so fare di peggio. Linkare blogger che non giocheranno, ad esempio:

mirumir,
stewie,
alfo,
allerta,
macubu

p.s. Il regolamento era: scrivi cinque strane tue abitudini e postale assieme al regolamento; invita altri cinque a fare lo stesso e linkali.

posted by frammento at 02:48  0 commenti