domenica, novembre 13, 2005

Sto leggendo un libro che mi è stato suggerito, se ti è piaciuto Raymond, leggi Pagan. E dato che mi era piaciuto Raymond, m'è piaciuto Pagan. Leggerò il prossimo in originale per appropriarmi delle sue frasi mozze e aspre, misurate su accostamenti vividi, in fotogrammi ostinatamente neri. Accostamenti di oggetti e cose e di cose e persone, di una vivacità strizzata, compressa dal ritmo sincopato. Un'iniezione di violenza alla sintassi francese solitamente appagata da costrutti verbosi. L'io descrive per similitudini, e ce n'è per tutti tranne che per sè: quando arriva a sè, è confronto. Prova una compassione per gli altri a volte crudele, perché a scapito dell'affetto, e raramente a sufficienza perché sia un motivo per l'azione.
Leggendo le fratture del racconto pensavo a una successione di enjambements, ma ero del tutto fuori strada. Lo diceva anche il titolo italiano, che era un blues.
Eppure una pagina ricordava dei morti

Yvonne ci ha offerto champagne, champagne vero come ai tempi degli uomini veri. Avevo conosciuto Eddy Fapresto e Lucien Lingualunga, morti entrambi, Eddy imbottito di piombo a Marsiglia, e Lucien a casa sua, stupidamente, per colpa di un cancro che se l'era divorato in men che non si dica. Avevo conosciuto Paul il Piccolo che veniva da Touquet, che amava i cavalli da corsa più di ogni altra cosa, e che avevo beccato due volte sempre alle corse.[...]
Mi sono ricordato di Mona la Volpe e che tanto furba non era, visto che si era fatta tirare sotto in Cours de Vincennes...


che a me ricordavano altri morti

Dove sono Elmer, Herman, Bert, Tom e Charley,
l'abulico,l'atletico, il buffone, l'ubriacone, il rissoso?
Tutti, tutti, dormono sulla collina.

Uno trapassò in una febbre,
uno fu arso nella miniera,
uno fu ucciso in una rissa,
uno morì in prigione,
uno cadde da un ponte lavorando per i suoi cari -
tutti, tutti dormono, dormono, dormono sulla collina.


[sì sì, l'Antologia di Spoon River]

posted by frammento at 12:28  0 commenti