lunedì, maggio 30, 2005
Mi accorgo che passa il tempo e cambiano le stagioni perché mi trovo arroccata sulla sedia a scacciare zanzare brandendo un dépliant del Mac mini.
Ce n'è voluto di lavoro d'inconscio (e d'incastro) per fare della mia sedia una meticolosa riproduzione dell'Empire State Building. Molto meno per fare di me una bestia dolorosa che aggredisce l'aria a bracciate.
Molto meno, o molto più?
Qualche giorno fa abbiamo tradotto un brano dal giapponese e una specifica parola era stata resa da alcuni come
cerimonia e da altri come
routine.
Anni fa amavo un libro. Così è ancora, ma all'epoca mi sorprendeva amarne anche semplicemente il titolo. Un diaro, che parlava perciò delle cerimonie del quotidiano, cerimonie di malessere, sacra routine.
posted by frammento at
15:37
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