lunedì, agosto 23, 2004

"C'è un aneddoto che mi piace raccontare. È Clara che me lo ha insegnato. Posso?
- Prego.
- È la storia di un ebreo in una città dell'Europa occidentale che incontra un altro ebreo diretto alla stazione carico di valigie e gli chiede dove va. "In Sudamerica", risponde quello. "Ah, - replica il primo, - così lontano". Al che l'altro, guardandolo meravigliato, gli risponde: "Lontano da dove?"

L'ho letto in un libro, bello e, in un qualche modo molto sottile, dannato - sicuramente macchiato, era nello zaino insieme ad adesivi, fogli e colori che stingevano, che anche non avessero avuto in sé il germe dello propagazione cromatica si sarebbero fusi e disseminati per protesta per tutta quell'acqua che li affogava, ogni giorno, quasi due settimane.
Sono tornata, eh. Non ero così lontana (sì, sì, lo ero). Lontana da cosa?



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