domenica, aprile 04, 2004

ore confuse della notte, la malinconia non è uno stato d'animo*

Ah ma allora non è finito il nostro idillio! Con entusiasmo antinomico l'ho desunto da "Farewell" (g. l'ha salutata gridando "firewall!", e dire che "g." non sta certo per geek) e all'attacco di "Autogrill" ero già in ginocchio a chiedere la grazia per la piùcchetriplice rinnegazione degli ultimi tempi. Anche se sapevo quanto fosse difficile ottenerla visto che non ho mai mostrato di pentirmi del giudizio sull'ultimo album - e non ho imparato a memoria le canzoni. C'è qualcuno che vuole digiunare per il ripristino della mia salute mentale?
Ecco, a proposito, al bancone del bar si è svolto un dialogo:
svizzero in trasferta: "scusa c'hai una canna?"
M.: "no, mi spiace"
svizzero in trasferta: "no, senti sono offeso"
M.: ?
svizzero in trasferta: "come svizzero, sono offeso. vengo in italia a vedere un concerto e nessuno mi offre una canna"
M: "svizzero, ehm?"
svizzero in trasferta (con indignazione cantonale): "a cosa serve fare bene gli spaghetti, eh?? se poi non c'avete una canna da fumarvi in un palazzetto? Cristo, sono disperato, adesso vado a chiederla a uno sbirro"
Non ci siamo sentiti di deluderlo anche sul particolare degli spaghetti.

*[Canzone di notte, 1970]

posted by frammento at 15:10  0 commenti