martedì, febbraio 10, 2004

Frammenti di grammatica/3
Stiamo studiando le forme desiderative, volitive, intenzionali.
E' un sollievo per me vedere che non sono l'unica a temere il proprio turno e a far frullare freneticamente le meningi per trovare una affermazione posticcia quando l'insegnante pone la domanda: "e tu cos'è che vuoi?".
Si usano forme diverse per esprimere il desiderio di un oggetto piuttosto che il desiderio di azione e cosa astratta. E' rilassante notare come sacrificare il desiderio di una cosa qualsiasi per il proliferare della conversazione non crei nessuna indecisione (la sicurezza degli oggetti), mentre il desiderio d'altro induca tutti a degli allungamenti vocalici di alibi sul soggetto.


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