lunedì, gennaio 19, 2004

Frammenti di grammatica/2
Il libro di testo avverte delle sostanziali differenze fra le due lingue nella classificazione dei verbi in base ad alcuni aspetti.
Mie personali annotazioni:
Leggere che per la lingua giapponese "ridere" è durativo, mentre "morire" è considerato momentaneo* a prima vista fa pensare a una gaffe grammaticale o ad un sorprendente ottimismo estremorientale. E sì che non erano certo loro a dire "una risata vi seppellirà".
Piuttosto non mi trova proprio d'accordo la necessità di annoverare anche "cadere" fra i verbi momentanei.
Sarà che per quanto mi riguarda la caduta non è una circostanza ma un'attività piuttosto continuativa, direi una protrazione rinnovabile con differimenti svogliati dell'impatto (tenendo conto poi che è la caduta a ricordare l'entità dello sforzo dell'atleta e non la sua impeccabilità).

* ma non voglio fare della disinformazione. questo tipo di aspetto si dice "momentaneo", nel senso di "istantaneo", quindi in realtà, faccio ironia di bassa lega.

posted by frammento at 02:05  0 commenti