venerdì, luglio 11, 2003

Un mio commentatore folle, un génie du commentisme, vicomte de Comburg, suggella il racconto delle mie avventure serendipiche ornandole con un bijoux ipotestetico.

 

ipotestètico, agg., francesismo [adattam. dal fr. hypothéstetique der. dal fr. hypothétique, propr. «ipotetico» e esthétique, propr. «estetico» adatt. dal greco hypos «sotto», aisthetik?s «estetico» e ethik?s «proprio dell'etica»], - 1. In ambiente ipogeo o comunque generalm. sotterraneo prefer. di tipo urbano, quali sono per es. la rete ferroviaria metropolitana, la rete fognaria monumentalizzata urbana (antonomastic. quella della città di Parigi, con svariati rimandi lett.), e per est. di tipo religioso, catacombale e similari di colui o colei con cui si presume, si ipotizza o, nei casi estremi, si ipostatizza per postulato serendipico di condividere analoghi gusti estetici risultanti da fugaci sguardi su testi dei quali nel medesimo ambiente si sta eseguendo la lettura. 2. Est. anche nei luoghi di trasporto urbano di superficie, di trasporto extraurbano, in periodo di vacanze nei luoghi di trasporto navale e aereo e più in gener. nei luoghi di ritrovo pubblico quali caffè, sale da thè ecc...

 


(Nota del lessicografo: il confronto ipotestetico non dà garanzie, e, ahimé, spesso cocenti delusioni)

E io davanti a tanta sapienza lessicografica sbianco, trasalisco. Poi, nella mia inettitudine comunicativa, per schermirmi mi schernisco, a mio modo sgrammatizzo.

Per essere filologicamente attendibili bisogna riportare uno stralcio minimo di conversazione:
c: ma tu, ti scheNisci o ti scherMisci? Chiarisci, please, te ne prego [...]
f: hai perfettamente ragione, me tapina. ma sai una cosa? sono due attività che
porto avanti parallelamente, schermirmi e schernirmi, e trattandosi di
attività che si fanno beffe della geometria euclidea sono parallele che
alla fine si intersecano, e finisce cos? che sgrammatizzo


 

schermnirsi, v. intr.,1. Trattasi di
attività che si fanno beffe della geometria euclidea in quanto parallele che alla fine si intersecano e provocano uno o più sgrammatizzi (v.). 2. In psicol., il riversare su di sé attività di protezione autolesiva oppure, a seconda dei contesti, di autolesionismo protettivo. 3. In epistolograf. non darla vinta nemmeno un po' a chi ci fa osservare affettuosamente una nostra svista

 


 

sgrammatizzare, v. intr., 1. incorrere in strafalcioni innocui e tuttavia esecrabili perpetrati nell'emergenza autoironica a fini difensivi 2. mitigare l'impatto delle proprie affermazioni con un uso eterodosso degli strumenti grammaticali in una sorta di umorismo dialetticamente masochista

 


[in azzurro, made in COMBURG]

posted by frammento at 06:26  0 commenti