venerdì, luglio 18, 2003

Basta con questa serendipità: è pervasiva, persuasiva, ricorsiva. Brezsny non mi aveva preparato a questa tempesta di caosualità. Certo, in compenso si auspicava che facessi almeno il tentativo di non comportarmi "come uno che canta tristemente mentre cammina in catene sotto il sole" - e io non capisco com'è che con tutte le verità che stilla sul mio conto, non mi sono ancora convertita alla fede astrologica.
Giuro che non ne farò più menzione, però come posso tacere di questo? Ieri, mentre mandavamo sprezzantemente all'aria un bivacco di acari in una libreria remainder, redattor zop si è messo a rovistare con scetticismo e a un certo punto ha estratto il braccio da una pila di volumi come fosse stata la bocca dell'oracolo e ha divinato: "noooo, questo è per te!".
Era, effettivamente, per me. Una bellissima raccolta d'arte mosaicale contemporanea intitolata: "Frammenti di un discorso musivo".
Adoro trovare tasselli della mia frammentarietà.

Poi, oggi mi dedico, mi canto, faccio cantare per me Giovanni Lindo Ferretti

Osservo con timore Bolormaa la Contorta
Concetto fatto carne nervi viscere legamenti
Sinuoso movimento
Monito terrorista che la retta è per chi ha fretta
Non conosce pendenze smottamenti rimonte
Densamente spopolata è la felicità
Preziosa
La felicità è senza limite e viene e va
Viene
Viene e poi se ne va
Splendida Bolormaa arresa all'amore
Fluida contorta molle resistente
Lascia fluire il dolore
Che la felicità è senza limite
E va e viene
E va e viene


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