mercoledì, giugno 25, 2003
Dev'essersi aperto un varco, i giorni passati e questi stessi sono dei mostruosi capricci dimensionali. Il ritmo del tempo presente è corrotto dalla continua riproposizione di una particolare porzione di passato ossia una vacanza in Inghilterra, ages ago.
E ponendomi la questione, fabbricando ipotesi, farfugliando sillogismi, ho dedotto delle deduzioni, anzi dei déjà-deduit. Probabilmente associo:
- la casa, in balìa degli elementi - due elementi nello specifico, io e mio fratello - ha cambiato aspetto, somigliando sempre di più all’albionica dimora che mi ospitò, per la quale trovo limitativo persino il cuginoloquiale “vuncia”
- la mia conversazione consta di una selezione di balbuzie e sospiri sempre più variegati ed espressivi, che spazia su graziosi fonemi improvvisati
- in macchina tendo a tenere la sinistra; all’epoca non guidavo, in compenso la mia padrona di casa parcheggiava con tale affanno che la prima espressione che m’ha insegnato, paonazza per l’iperventilazione, è stata making manoeuvres – “tutto il mondo è
francepaese” )
- mi è apparsa Queen Elizabeth II, e imbracciava un bouquet minatorio (sarà stato pure a salve, in ogni caso io ho imparato a correre)
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07:06
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