giovedì, novembre 07, 2002
|| "the sleep of reason produces monsters"
Non c'era quando mi son seduta
ma ora lo sento avanzare
come picchiettare di dita sui tasti
delle ottave alte di un pianoforte
come grandine leggera sull'asfalto
di un viale familiare sgombro:
serve da bere bicchieri senza nome
al tavolo di un paesaggio urbano
Il mago della pioggia ha battuto le mani
ma non ha mutato l'amarezza,
mi promette solo per il prossimo passato
la meraviglia di un ben celato splendore.
Ora sublima il bicchiere anonimo
in una nuvola di rammarico inutile
subdolo distillato di vigliaccheria
che non riconosce il suo riflesso turbato
|| is an impressive sentence
da un'incredulità dolorosa.
Ho qui un vassoio di fiammiferi,
dovrei accendere questo cielo invaso
e bruciare le possibilità ricacciate.
E invece la parola si inarca e la calligrafia
si storpia nella superficie accartocciata
di un foglio pregno di più strati
di inchiostro
sumi
si espande e si infossa nel difetto umido
di un foglio carico di più strati
di tentata disciplina calligrafica
si fa lieve e perde linearità nell'incoerenza
del pensiero inetto, informe
e stancamente paralizzato
|| but i can't stop thinking about the monsters of reason
posted by frammento at
02:49
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