martedì, luglio 30, 2002


E' che ho un ciclo sonno-veglia completamente scriteriato. E che sono innegabilmente incapace di scegliere ciò che è utile e ciò che non lo è.
Altrimenti, come nella hyper-ballad di Björk mi alzerei presto la mattina per fare una raccolta di oggetti da buttare, piccoli rottami, pezzi di stoffa, bottoni in bilico, pensieri di tutto il tempo venuto prima dell'alba che annuncia l'ora e adesso, l'attimo eterno del presente, per avere la garanzia di essere, di essere nuova al giorno, di attraversarlo leggera e salva, di potermi ri-innamorare di tutto.

La notte, che vede il limite fra un giorno e l'altro - che vede una fine e un inizio - obbliga a quella temporanea cecità che consente al futuro di assediare l'immaginazione, che illude di sfiorare la veggenza con ogni azzardo del pensiero, per poi ritirarsi ogni mattina in nuvoloni di improbabilità.
In genere il mattino ha una visione troppo prossima alle cose, troppo addentro per vedere altro che l'immediato. L'immaginazione c'è, ma è tremendamente lucida.
Il rito dell'eliminazione delle cose, dei frammenti scelti dovrebbe avvenire solo di mattina. Se mi lasci, fallo di mattina.

Ma poi non lo farei, non fa per me(1). Io sono quella che non riesce a buttare via niente, che ammassa cose, costruisce torri pericolanti(2) di carta, cd, cassette, amennicoli elettronici, che non riesce a liberarsi di nessun problema di nessun pensiero se non in modo così forzato da rimanere comunque segnata dalla brutalità della decisione. Anche se poi le mie decisioni raramente sono definitive, perchè quando il tempo ci passa sopra spegne la forza delle motivazioni e dimentica le ragioni, o le confonde.


(1) E poi mi immagino un Mac Gyver con la sua pensione di EroeTivì in lacrime sopra la mia ara di pattume a vaneggiare di potenziali meraviglie sprecate
(2) anche pendenti, ho file giapponesi in visita alla mia camera che si mettono in posa a spingerle in prospettiva - si, è per questo che ho studiato i rudimenti della lingua...


posted by frammento at 04:22  0 commenti